Nelle ultime settimane, grazie ad alcuni interessanti progetti, mi sono ritrovata più volte in una cucina con donne di provenienze diverse tra le quali un nutrito gruppo di signore marocchine. Lo scopo degli incontri era quello di uno scambio di ricette e saperi legati alla cucina che potesse servire come fattore di integrazione e conoscenza reciproca.
Sono convinta che il cibo porti spesso con se’ socialità e condivisione, alimentando (oltre al corpo) la curiosità ed abbattendo barriere culturali di dubbia origine. Son stati quindi incontri in cui le lasagne si sono alternate al tajine ed ai falafel ed i cantucci alle mandorle son stati affiancati da shebakia ed altri profumati biscotti marocchini, mentre in sottofondo si approfondivano reciproche conoscenze e si condividevano usanze tradizionali spesso molto simili da un paese all’altro.
In queste donne ho ritrovato gesti familiari delle mie nonne e amore per il cibo e per il proprio paese di origine. Ho trovato apertura ed affetto per il nostro paese ed anche una grande generosità, pazienza ed orgoglio nell’insegnare i propri piatti. E’ stato amore a prima vista per la pasticceria marocchina, di cui avevo sperimentato anni fa le famose corna di gazzella.

Ho seguito passo passo la realizzazione di due ricette, segnando ingredienti e catturando gesti con gli occhi. Questa che segue è, delle due,  la più semplice ed anche più adatta a questo periodo (la cottura è breve quindi il forno non deve stare troppo acceso). Sono biscotti, leggeri e fragranti in cui il cocco dona profumo e delicatezza ed il semolino una certa rusticità sotto i denti.
Io me ne sono decisamente innamorata.

INGREDIENTI

per l’impasto:
150 g di uova
125 g di zucchero semolato
scorza di limone
80 g di olio di semi
125 g di cocco grattugiato
8 g di lievito in polvere (non vanillinato)
250 g di semolino

per finire:
acqua di fiori d’arancio
zucchero a velo

PROCEDIMENTO

  • Lavorare uova e zucchero con una frusta a mano e poi aggiungere gli altri ingredienti nell’ordine indicato.
  • In un piatto mettere dello zucchero a velo e in un piattino un po’ di acqua di fiori d’arancio. Fare delle palline con l’impasto, appoggiarle appena nell’ acqua di fiori d’arancio e poi passarle nello zucchero a velo. Metterle su una teglia, un po’ distanziate. Cuocere a 180 gradi per 10 minuti circa.

NOTE

Non spaventatevi per la morbidezza dell’impasto e non aggiungete altro semolino. Tuffate le palline rapidamente nell’acqua di fiori d’arancio, in modo da non inzupparle troppo, altrimenti lo zucchero a velo in cui le passerete subito dopo si bagnerà troppo.

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